lunedì 12 ottobre 2015

MICHELLE HUNZIKER, IL SILENZIO SUL PROCESSO CHE LA VEDE IMPUTATA.............


Sinceramente fare il testimone, non fa per me, solitamente, quando parlo con altre persone sono abituato a mostrare fatti, spiegare bene il mio punto di vista, le mie ragioni. 
Il problema riscontrato da parte mia, in questo caso, non è stato testimoniare nel procedimento intentato da Rody Mirri contro la Hunziker,  il problema  è stato, non avere avuto la possibilità, di portare prove tangibili a supporto della causa. In questo modo per come la penso io, si diminuisce la figura del teste, troncando la sua deposizione a scapito della verità, che sembra non interessi a nessuno dei presenti, a parte chi ha intentato la causa e ai suoi legali. Si rende monca la deposizione e questo impedisce di spiegare all'aula ma sopratutto ad un giudice, il motivo o la ragione della testimonianza. Non mi piace rispondere con un "Si"o con un "No" senza un contraddittorio, addirittura a senso unico a favore dell'avvocato  di turno. Il teste parte già svantaggiato, non riuscendo a spiegare al giudice, il fatto. Per fortuna, in questo caso l'avvocato nonostante il vantaggio ed impedendomi di esibire prove, non ha potuto confutare la mia verità in quanto lui stesso non in possesso, di una qualsiasi prova di rilievo, cercando in tutti i modi di rendermi un testimone inattendibile, incorrendo, in alcuni errori. Quali ? 

Pensavo di venire attaccato dall'avvocato che rappresenta, sostituendolo, l'avvocato Bongiorno, su fatti consistenti, ma logicamente non poteva accadere, in quanto campo minato per la sua cliente Michelle Hunziker. Non ho potuto parlare più di tanto, ricordare particolari, collocare le date,  la tensione della prima volta come testimone, ecc.. Volutamente non sono state poste dal mio interlocutore determinate domande, utili  alla verità, il motivo poteva essere il timore di un eventuale autogol a danno della Hunziker. Sono stato invece attaccato  con l'intento di ottenere la conferma, da parte mia, dell'apertura del mio blog e per avere scritto un libro sulle vicende poco limpide della Hunziker. Ho riposto ribadendo la paternità del blog  e del libro. Grave è stato addossarmi una definizione rivolta alla showgirl: "Stronzetta" senza documentarsi in anticipo di chi avesse menzionato il termine o epiteto suddetto, trovo un po' lacunosa la prova. Cito la  (FONTE) 

http://la-sublime-porta.blogspot.it/2010/03/quando-una-vipera-bionda-confonde.html 
(Questo link si apriva e mostrava le due pagine, questo fino ad ieri, aperto e visibile a tutti per 5 anni. Dopo diverse ricerche, l'ho trovato e postato, oggi stranamente, non si apre più. Caro-a furbino-a, dovevi toglierlo prima.) Questo si chiama: "GIOCARE SPORCO" per fortuna ho imparato, purtroppo tardi,a seguire i consigli di mio padre:" Non fidarti di niente e di nessuno". A scanso di  equivoci
ho provveduto a fare due fotocopie, sulla seconda si trova la definizione:
         "STRONZETTA".       C.v.d.
Ribadisco che detto epiteto non  fu mai proferito dal sottoscritto, ma riportato dal link sopra, ricevuto, tra la mia posta, il mio è stato solo un diritto di cronaca. Caro avvocato trovo assurdo che lei non si sia documentato sufficientemente, prima di accusarmi. Sa quante mail ricevo giornalmente, con epiteti ben più gravi, rivolti alla Hunziker inoltre, sarà certamente a lei noto, quante e quali notizie, trovino terreno fertile in internet giornalmente contro la sua assistita o rivolte ai  tanti personaggi, ministri compresi, ecc... (vedi foto più sotto) dove le posso dare ragione: Sono stato denunciato da Michelle Hunziker  per averle dato,  in qualità di "Patrigno", nonno, familiare,convivente,, per 12 anni circa, l'appellativo di:
                                 
                                                                "BUGIARDA"

A parte il fatto di avere ampiamente dimostrato che è la verità, viste anche  le testimonianze della madre (vedi a lato) accade giornalmente a molti personaggi noti e non, di essere presi di mira, come avrà già constatato. 
Egregio avvocato, dai documenti in suo possesso lei sa anche perfettamente, che a suo tempo feci opposizione, e sono in attesa della convocazione della prossima udienza. Colgo l'occasione per farle notare che teoricamente:

                  " La Legge è uguale per tutti"

si dovrebbe denunciare mezza Italia come minimo, solo per dire bugiardo ad un bambino ? Ma nel caso della madre a lato, non vale la legge ?  Come sempre due pesi e due misure.
Ecco alcune foto che qui accludo, che rappresentano una minima parte del campionario offerto dalla rete ritengo che siano ben più gravi questi epiteti, del mio. 
In questo vasto  campionario di stranezze, non  poteva mancare una pagina di grande impatto e prova rilevante, nel processo a favore del Mirri.  Ma andiamo con ordine, partendo dall'inizio e più precisamente dalla foto sotto sempre presente in Internet dove sappiamo bene chi sono i due personaggi e possiamo immaginare che cosa stessero cercando tra la sabbia.
Non li avete riconosciuti ? I personaggi sono Marco Predolin e la giovane pulzella Michelle Hunziker, allora diciassettenne, già avvezza a questo tipo di baratto (do una cosa a te, tu dai una cosa a me). Scandalosa, vergognosa, amorale, cosa la foto? Il rapporto? Tutt'altro, dato che ne la madre, ne i media, ne  i soliti puritani e nemmeno al processo di Rimini, l'hanno mai menzionata questa cosa. Da una vacanza alla ricerca di qualcosa tra la sabbia, la showgirl, rimase incinta. Per farla breve la madre e Michelle optarono per la carriera pertanto decisero per l'aborto (ricordate aspiranti attrici gli insegnamenti di Michelle? bene) 
Diversi furono i testimoni di questo fatto, la madre, io e diverse altre persone. L'intervento venne effettuato alla maternità del S.Vitale a Bologna, dove abitavamo. Dopo una visita lampo, il Predolin si defilò rapidamente, e da quello che mi ricordo, da quel momento non lo vidi più. Dopo la  scelta fatta da madre e figlia, che personalmente ho sempre ritenuto vergognosa (e non sono bigotto) Il mènage riprese normalmente. Ma Michelle dopo un breve periodo di tempo,  accusò dei disturbi, invece di rivolgersi alla madre come farebbe ogni figlia, chiese aiuto ed interpellò invece, Rody Mirri, il quale non ci pensò più di tanto, accompagnandola nel bresciano da un amico ginecologo, per un controllo e per un ulteriore intervento.                                                                
A  questo punto si dovrebbe capire, che il rapporto tra Michelle, la  madre e Rody Mirri era idilliaco.
Questo orologio (Vedi foto) fu regalato come segno tangibile di riconoscenza a Rody Mirri dalla madre di Michelle, Ineke  per essersi prodigato nei confronti della figlia. Il regalo fu accompagnato da una delle solite, vergognose bugie (vizio di famiglia) "Era di mio nonno l'ho avuto in eredità": NON E' VERO, non era nemmeno dell'olandese volante, era semplicemente: Mio, apparteneva al sottoscritto. Faceva parte degli oggetti rimasti dopo la rapina subita nel mio negozio di gioielleria. La madre di Michelle, arbitrariamente se ne impossessò, trafugandolo dalle mie cose personali. Seppi del regalo fatto al Mirri in un secondo tempo, a cose fatte. Generosa questa donna con le cose altrui. A parte questo particolare disdicevole, questa è la prova, che se vi  fosse stato il minimo dubbio verso il Mirri da parte di Michelle e della madre per le sue ipotetiche pretese sessuali nei confronti di Michelle vi sarebbe stato un ben altro tipo di rapporto. Morale: Cosa dire di questa madre premurosa per la carriera della figlia e, per la propria, mania di grandezza, di apparire, al punto tale di offrire la propria figlia, ancora minorenne, consegnandola prima al Predolin, poi al Mirri su un vassoio d'argento, naturalmente, senza le patatine, quella, Michelle, l'aveva già. Lascio ai  lettori, la facoltà di giudicare, non penso però sia lecito, comportarsi così, arrivando dopo alcuni anni a denigrare chi le fece del bene. Osceno invece, il comportamento solito dei perbenisti, opportunisti, moralisti, dei media..... che hanno taciuto la verità sapendo che il sottoscritto, il Mirri, e molti altri erano nel giusto. Si sa come funziona  NO ? 

NON SI E' MAI PARLATO DI QUESTO

Già dal 2002 è iniziato il vergognoso accanimento nei miei confronti e questo senza che ci siano state diatribe tra il sottoscritto e le famiglie Hunziker-Ramazzotti. Questo accanimento è proseguito, negli vari anni successivi fino ad oggi come risulta dai documenti del tribunale, dalle varie, prove, notizie, allusioni, riportate dai media, il tutto,  in mio possesso. E' normale che io mi sia difeso, sopratutto, quando non mi si vuole  concedere di denunciare, non mi si da la facoltà di parlare, spiegando esattamente la verità ed ecco il perché del mio blog e del mio libro. Esiste però un'interferenza, che reputo di una certa gravità, come dimostrano le due mail (vedi a Lato) inviatemi dal mio legale di allora avv. Zaverio Mauro nel marzo del 2010. Si potrà con certezza constatare che:

si evince una minaccia, una pressione anche nei confronti del mio ex difensore.                                                         
Vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse la cosa, mi desse una risposta, chiara, non potrebbe questo rientrare nei casi di Stalking ? Sarebbe ancor più grave dato che l'avvocato  Bongiorno, la sua assistita Michelle Hunziker e la di Lei madre, in qualità di collaboratrice, rappresentavano o
rappresentano  L'associazione "Doppia Difesa"( come da Doc. del "22/08/2010 non inserito nel post).
Egregio avvocato, la pregherei, di indagare presso lo studio dell'Avvocato Bongiorno, del quale lei fa parte, quale fondamento hanno queste e-mail, chi fece la telefonata o le telefonate ?  Chi fece pressione sull'avvocato che mi difendeva. Verità per verità: Anch'io voglio la verità, da voi dello studio, dal  mio ex Avvocato Zaverio Mauro. La domanda è questa:   
Perché l'avv.to Zaverio se non  fosse stato vero, avrebbe fatto dichiarazioni del genere, definendo la persona o le persone, che lo contattarono, telefonicamente gentaglia e la telefonata proveniva dal vostro studio (come da lui dichiarato) Quale scopo avrebbe avuto ?

Egregio avvocato: se qualcuno pensasse che la mia testimonianza sia poco credibile visto i miei rapporti con la famiglia Hunziker, provando a mettere in discussione la mia "ATTENDIBILITA' " come teste, è lontano mille miglia dalla realtà. Non provo nessun livore ne tanto meno non soffro di mania di persecuzione, la mia dignità vale più di tutto questo. Non dimenticare che  dimostro sempre ciò che dico, con prove e fatti, allo stesso modo è mio desiderio arrivare ad una verità. Verità, che tutti hanno dribblato, mentre al sottoscritto è servita e serve  per quel rispetto che chi mi conosce ha sempre dimostrato nei miei confronti. Il mio pertanto è semplicemente desiderio  di smantellare accuse assurde, vergognose, fatte a mio carico, dalla Hunziker, per le quali nessuno ha mai verificato L'ATTENDIBILITA'.  Esiste questa nota dissonante che nessuno ha mai voluto suonare nel modo giusto,  invece è quello che io pretendo per la mia dignità.


robs2010@libero.it



Sempre il                              Sempre il video 
   libro da sfogliare                  per curiosare                                                                                                                                
                                                                    http://youtu.be/pPqz29tS7v0                                               
                              
                                                                          

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