martedì 2 luglio 2013

MICHELLE HUNZIKER, LA MADRE INEKE E IL BALLETTO DELLE VERITA' ..........

 PROSIEGUO DELLA PUNTATA PRECEDENTE


La cosa strana che nessuno provi a smentirmi, volendo guardare tra le righe, sarebbe anche difficile farlo perché sono tutte dichiarazioni della Hunziker e dei parteggianti alla causa della showgirl. Come si può ben vedere la dichiarazione fatta al giornalista dell’espresso non riporta quello che dice la zia e la volgarità dell'esposizione (Vedi post del 23 giugno c.m.) ma un piccolo surrogato della notizia. Nella medesima intervista si parla si della madre e della zia ma
non del sottoscritto mentre dai documenti della procura di Milano elencati qui, vedi a destra:
il  riferimento a me è nettamente esplicito, volutamente allusivo ma  soprattutto falso. Da notare, la cosa molto importante è la firma nel  documento e come si può notare sottoscritto dalla stessa Michelle Hunziker.
Michelle nella dichiarazione poi, punta il dito contro tutta la famiglia, cosa gravissima, aggiungendo contro di me che io sarei stato geloso del suo successo, dimenticando il mio ruolo di padre, scarozzandola, supportandola e sopportandola, non da perfido ma da patrigno. Certo che la signora per pararsi quella parte che l'ha resa famosa, racconta ciò che le fa più comodo, denigrando, accusando, tutto e tutti. Hunziker ricorda, ho sempre le prove di ciò che dico.


NB:
Questa è la seconda dimostrazione
dell’ulteriore  accanimento nei miei  
                                             confronti.












DOMANDA:
Questo modus operandi fa parte della linea
difensiva dell’associazione“Doppia Difesa
oppure è solo prerogativa delle Hunziker ? ”



La battaglia proseguiva, tra la madre Ineke, Eros contro Michelle e la stessa, contro di loro.
Tra lettere di avvocati ecc..e non si arrivava alla fine delle ostilità. La paura della madre perdendo la figlia era il rischio di dover ritornare in Svizzera ( spesso si doleva di questo e si chiedeva: cosa farò adesso? Le rispondevo " Tu non te ne andrai mai più da qui, stai troppo bene in Italia). In effetti la figlia dichiarava a vari giornali che la madre era constantemente con il genero, mettendo qualche dubbio in questo connubio, a suo dire anomalo.) Il desiderio più grande per Ineke è sempre stata la  sua voglia smodata di restare tra i vip. Così una per interesse, l'altro per non dare adito ai soliti pettegolezzi e l'altra per non perdere l'affidamento di Aurora e per tacitare le voci sulla sua appartenenza alla setta, il ragionamento fatto sulla situazione, consigliò di fare retromarcia e tutto finì tra i tre a tarallucci e vino. La vera vittima di questa situazione familiare fu Aurora, anche se i tre sui giornali facevano a gara a chi dimostrava più amore, per la piccola. Ineke non paga, volle mettere anche a tacere il sottoscritto, calcò ancora di più la mano, dichiarando ulteriori falsità, illazioni sul mio conto, sul conto di mio figlio, portando prove false. ( Prova a dire che non corrisponde a verità). La prima volta lo fece già il 13 maggio del 2003 inviando un messaggio sul mio cellulare, minacciandomi ( la prova è ancora sulla mia vecchia sim, che possiedo tutt'ora.) 

N.B. Questa è la terza volta, che risulta un accanimento nei miei confronti. Cambia solo l'accusatrice è il turno della madre. Buon sangue non mente. Forse non sarà "stalking" ma accanita vergognosa persecuzione sì. Cosa non si fa per nascondere la verità. E continuò ancora, basta leggere il verbale qui a lato dove dichiara falsamente e cita un fotografo, il signor Motta come testimone, devo parlarci io con questo signore. Vediamo se veramente lui autorizzò la Hunziker madre a fare il suo nome e chi dice la "VERITA' ". Certo è che
ci vuole una bel coraggio, sottoscrivere questi documenti, sapendo che si sta mentendo.

Come si chiama questa
                                                    ennesima persecuzione ?


Andiamo avanti la storia non è finita, c'è ancora molto da dire.................segue ma prima ricorda: 




  video divertente
  http://youtu.be/pPqz29tS7v0

oppure libro interessante
da richiedere all'autore
robs2010@libero.it


                                                                                                  

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